venerdì 17 ottobre 2008

Molti pensano che in Italia ci sia una dittatura ma...

Pochi giorni fa hanno intervistato della gente chiedendogli se siamo a rischio dittatura solo perchè il governo finalmente sta facendo quello che da anni non faceva più: prende una decisione e la applica senza accontentare tutti quelli che alzano la voce.
La realtà è che non siamo a rischio dittatura, non siamo più a rischio di niente, siamo nell'anarchia più completa.
Facciamo un po di esempi di quello che avviene normalmente in Italia:
1) Testimonianza di un lettore del blog vite spericolate:
Sono il titolare di un negozio di Firenze.ieri sono entrati, per l'ennesima volta, due rom, chiedendo l'elemosina. In un attimo mi hanno sottratto un cellulare (di valore) e sono fuggiti. Li ho inseguiti e alla fine, con l'aiuto dei carabinieri, siamo riusciti a prenderne uno. Stamattina, praticamente dieci ore dopo il fatto, sono stato convocato in tribunale per il processo per direttissima. Ci sono andato, con tutti i rischi del caso, visto che c'erano anche molti amici dell'arrestato in aula.L'l'imputato è stato interrogato e ha ammesso di essere entrato nel negozio, di aver rubato il cellulare insieme ad un suo amico (complice). Il giudice ha detto che il processo per direttissima riquardava solo la resistenza al pubblico ufficiale, ma non al furto, perchè era trascorso circa un ora e venti minuti dall'accaduto. Il bello è che non si è nemmeno degnato di chiedergli (visto che il rom ha ammesso il furto) che fine ha fatto il mio cellulare, o magari chi era l'altro complice, visto che ha ammesso che era un suo amico. Io, oggi, mi ritrovo a non sapere nulla del mio telefonino e magari domani mi sbucheranno di nuovo in negozio quei rom ( hanno patteggiato e ottenuto la scarcerazione immediata). Ho perso una mezza giornata di lavoro e non so nulla del mio telefonino. Stato, giustizia: dove siete?

2) In caso di fallimento aziendale esiste una legge chiamata revocatoria che permette di chiedere indietro l'ultimo anno di incassi a dei poveri creditori che già hanno subito un buco colossale magari per colpa di un amministratore che l'azienda l'ha fatta fallire volontariamente. Se poi il malcapitato è un terzista che ha in casa il materiale del suo cliente già lavorato, non ha il diritto di tenerlo, il tribunale lo obbliga a restituirlo a chi vincerà l'asta e tu devi chiedere i tuoi soldi al fallimento (cioè zero) Il curatore fallimentare dice che in Italia funziona così la legge, chi deruba gli onesti viene tutelato, gli onesti no. Anche qui oltre al doppio danno (che rischia di far fallire aziende sane) la beffa finale: il tribunale mette all'asta un azienda senza valore, la vende per una cifra irrisoria (anche il magazzino viene svalutato) e chi ti chiama per avere il materiale dell'azienda fallita ormai di sua proprietà? ovviamente lo stesso individuo che ha fatto fallire la precedente...

3) Se un delinquente entra in casa tua e ti minaccia a mano armata (quindi con chiara intenzione di usarla) tu non hai il diritto di difenderti perchè se lo ferisci o uccidi in galera ci vai tu, non lui che è il delinquente che se ti ferisce o ti uccide non perde nulla.

4) Tu acquisti una casa da un immobiliare pagando con i tuoi risparmi e accollandoti un mutuo oneroso pensando che per 30 anni farai sacrifici ma la casa resterà tua. Niente di più falso, prima di acquistare devi travestirti da ispettore maigret e indagare sulla solidità dell'immobiliare, perchè se questa fallisce (magari ad hoc perchè hanno fatto sparire soldi) la banca ti pignora la casa e tu oltre ad essere senza casa e a dover continuare a pagare le rate, devi chiedere i soldi al fallimento (che ovviamente non ha nulla altrimenti la banca non ti pignora la casa...)

5) Ci sono 7 morti in una azienda causati dalla provata negligenza dei gestori per la mancata applicazione della più semplice delle normative e lo stato cosa fa invece di applicare le leggi esistenti? Ovviamente una nuova legge ancora più idiota e restrittiva che non serve a nulla se non a far stare male e fallire tutti quei poveretti che fino ad oggi hanno cercato di restare in regola. Premetto che è impossibile essere a norma con tutto anche perchè le stesse normative spesso sono fatte con i piedi. Però perchè continuare a cambiare leggi e fare multe ai sani invece di andare a controllare quei settori dove i morti e gli infortuni sono roba di tutti i giorni e spesso non vengono applicate le normative più semplici? Perchè è più facile e più redditizio mandare in giro ispettori a controllare leggi insulse per fare multe, che far rispettare le norme dove soldi non ne prendono (un po come le multe stradali, nessuno multa gli stranieri, tanto sanno che non li prendono...). Siamo giunti ad un punto che se un imprenditore legge la 626 o il T.U. si chiede da che parte stia la giustizia: tu acquisti una macchina pagandola fior di euro pensando che sia stata progettata e curata nei minimi particolari. Invece nel migliore dei casi ti ritrovi spesso con una macchina inutilizzabile senza eliminare alcune sicurezze, nel peggiore invece ti danno una macchina costruita male, e se a causa di questo (non perchè tu hai tolto una sicurezza o l'hai modificata, ma perchè concepita male) un operaio muore tu pensi che il costruttore sarà chiamato in causa, e invece no! lui al massimo si becca una multa, in galera ci vai tu perchè quando compri una macchina devi sapere se è pericolosa o no: in pratica deve essere più in gamba degli ingegneri che l'hanno studiata e dei collaudatori che l'hanno messa a punto.

Devo continuare? Io mi fermo, se qualcuno ha esperienze simili le elenchi pure rispondendo a questo messaggio.

Per concludere questa bella situazione ci si è pure aggiunta una crisi che ancora non sarà come quella del 1929, ma rischia di diventare anche peggio.
Non pensiamo poi che l'uomo spesso, per risolvere situazioni ormai al collasso conosce una sola ricetta: la guerra.
Ho scritto cose non vere? smentitemi vi prego...

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