venerdì 3 aprile 2009

Il Papa, i preservativi e il profitto

Il Papa, i preservativi e il profitto: ovvero la stessa iniziale ma obiettivi opposti.

Vorrei fare una riflessione a mente fredda sulla polemica volutamente innescata dai media il cui obiettivo reale è opposto a quello che la gente comune crede. Ho letto perfino opinioni di molte persone che si definiscono "cristiane cattoliche" ma le cui dichiarazioni nulla hanno di fondamenta cristiane. Per giudicare un fatto bisognerebbe prima informarsi bene e soprattutto avere fonti di informazione molto diverse tra loro: sentire le due campane insomma. Poi fare un analisi per capire il perché delle posizioni opposte e tirare le somme finali sull'obiettivo reale che intende raggiungere chi dichiara qualcosa in pubblico: perché solo gli stolti si fermano alle apparenze, agli slogan politici o non politici che siano.
Le P chiamate in causa sono 3 e partire da quella che sta in mezzo: il preservativo. A cosa serve? A proteggere chi lo indossa da gravidanze indesiderate e da malattie sessualmente trasmissibili. Fin qui tutto ok. Ma (ed ora entra in ballo la seconda P ovvero il Papa che serve da guida) al vero Cristiano (con la C maiuscola si noti bene) serve? No, perché se segue quello che la chiesa dice che è poi il messaggio che ci ha portato Gesù, non serve assolutamente per vari motivi.
Il sesso che non ha come scopo la procreazione è considerato un peccato. Il sesso antecedente il matrimonio è peccato. Il sesso extraconiugale è proibito. (Giustamente direi viste le conseguenze che porta ad ogni matrimonio) Gesù ha sempre predicato l'astinenza, quindi quale metodo contraccettivo e di protezione dall'aids è migliore dell'astinenza?
Ora se il papa consiglia un maggiore educazione sessuale come prevenzione all'aids cosa c'è di sbagliato? Quale sarebbe il suo vero obiettivo se non indirizzare sulla retta via la povera gente? Per il vero Cristiano nulla. Ma per i governanti? Molto. Moltissimo. Perché in ballo ci sono interessi enormi che hanno un unico scopo finale: il profitto (la terza P). Pensate bene al vero scopo dei vari Zapatero che per ripicca fa volare un milione di preservativi gratis in africa, dai francesi che spendono 300 milioni all'anno nella ricerca contro l'aids (ma di questi quanti effettivamente vanno ai ricercatori?) e tantomeno dai governanti africani che si astengono da qualunque commento visto che sono i diretti interessati e a loro fa comodo la presa di posizione europea.
Ora vi chiedo di riflettere sul perché i governanti hanno un interesse maggiore a sponsorizzare il preservativo rispetto all'astinenza. Quando avete tirato le vostre somme confrontatele con le mie e vediamo se ne ho dimenticata qualcuna:
1) Anche i preservativi muovono l'economia, l'astinenza no.
2) Se si pratica l'astinenza vera, il contagio crollerebbe e se non ci fossero malattie non potrebbero sfornare sovvenzioni pubbliche a società private per la ricerca e la lotta contro le malattie (un po' come in mission impossibile 2 che dopo aver creato la cura bisogna spargere il virus, altrimenti chi compra la cura?)
3) Il sesso e tutti i suoi derivati è un affare colossale mondiale, è l'unico settore che tira sempre e non conosce mai crisi. Se la gente si astenesse, se si limitasse ai soli rapporti coniugali pensate a quanti disoccupati ci sarebbero: night club, sexy shop, telefonia, motel, telefoni erotici, prostitute ecc.ecc.
4) Il sesso tiene occupata la mente della gente, una volta c'era un detto, meno la gente lavorava, più figli sfornava. Perché la gente a casa senza fare nulla si annoiava e ci dava dentro. Nel caso dell'africa questo è il punto più importante e che interessa di più i loro governi. Se la gente è impegnata a cercare di conquistare una donna o un uomo per godersi quei cinque secondi di paradiso (durata media dell'orgasmo) e la soddisfazione/orgoglio della conquista, ha meno tempo per pensare al mondo che lo circonda e alla causa dei veri problemi. Se gli africani si astenessero e riflettessero invece sulla realtà del loro paese sarebbe difficile per chi li governa perseguire solo i propri interessi! (e dei collusi paesi occidentali…)

Poi leggo altre notizie come questa:
http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2009-03-25_125311573.html
e rabbrividisco chiedendomi se raggiungeremo mai il fondo. A chi sbraita tanto contro il Papa dico soltanto: Non vi lamentate se vostra figlia undicenne abortisce senza che voi lo sappiate nemmeno e non possiate insegnargli che non deve essere il sesso l'unico obiettivo da perseguire nella vita. E non vi lamentate se vi muore per una delle tante controindicazioni nell'assunzione di una pillola che non sapete nemmeno abbia preso.

Da tutta questa polemica ho capito che esistono due modi di combattere le malattie (come l'aids) e riassumerei il concetto in questo modo:
"PER IL PAPA E' UNA QUESTIONE DI VITA, PER TUTTI GLI ALTRI E' UNA QUESTIONE DI SOLDI".
A.J.Forrester

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